Formulato intorno al 1980, il concetto di “paradosso francese” fa riferimento alla percentuale di mortalità per malattie cardiovascolari in paesi caratterizzati da regimi ed abitudini alimentari differenti.
L’ indagine, portata avanti dal Cancer Center dell’ Università del North Carolina, spiega come mai in Francia si registri un tasso relativamente basso di mortalità per malattie cardiovascolari, a fronte di un consumo incredibilmente elevato di grassi saturi.
I ricercatori americani, diretti dalla dottoressa Holmes-McNary, hanno fatto luce sul “paradosso francese” e, soprattutto, sulle affermazioni che individuano proprio nel vino la sostanza in grado di far fronte ai danni apportati dalle cattive abitudini alimentari alla circolazione sanguigna.
Una delle sostanze contenute nel vino, il resveratrolo o Res, sembra avere una azione benefica sul sistema immunitario oltre che sui processi infiammatori, al punto da inibire la formazione di pericolosi vasocostrittori.
La scoperta, che ha portato non pochi benefici ai produttori di vino, non intende, tuttavia, promuovere l’ abuso di questa bevanda.
Quando si parla di vino e salute, infatti, è sempre opportuno ricordare che il vino, essendo una bevanda alcolica, può provocare danni ingenti all’ organismo, soprattutto se consumata in dosi eccessive.
Se un consumo moderato di vino aiuta a prevenire malattie cardiovascolari, non bisogna dimenticare che un consumo eccessivo di vino può portare alla dipendenza da alcool e avere ripercussioni sul buon funzionamento del fegato.